La riscossa dell'olfatto

 


Mai come negli ultimi anni, guardando all’attualità, l’olfatto è tornato al centro dell’attenzione a causa dell’infezione da SARS-CoV-2: tra i segni rivelatori del virus l’assenza improvvisa dell’olfatto (anosmia) e del gusto (ageusia) che portano ad una sensazione di perdita di identità e di piacere della vita. Chi ci è passato si è accorto forse per la prima volta di quanto l’olfatto sia centrale nella quotidianità e quindi molto meno irrilevante di quanto si pensasse in passato. 
Per fortuna le terminazioni nervose deputate all’olfatto e danneggiate dal Covid si è scoperto possano rigenerarsi nel tempo e, nella trepidante attesa di riacquisire questo senso, i soggetti colpiti cercano stimoli per il recupero della funzione con la rifamiliarizzazione agli odori. 
 
La pandemia ha generato molti cambiamenti a livello mondiale rappresentando, in particolare per i mercati, un momento di profonda trasformazione: la chiusura imposta per le attività commerciali definite “non essenziali” e per la ristorazione il divieto prolungato di servizio al tavolo a favore del solo asporto, hanno imposto ai brand di rivedere completamente le proprie strategie commerciali e di marketing. In particolare il settore Retail ha dovuto uniformarsi all’e-commerce per sopravvivere durante i mesi di lockdown e per stare al passo con l’inevitabile cambiamento delle abitudini d’acquisto delle persone, trovando il giusto mix tra online e offline. Infatti oggi la vera sfida nelle vendite B2C riguarda l’integrazione del mondo fisico e virtuale: il focus del negozio è ormai mutato e non riguarda più la vendita immediata in loco ma, invece, la capacità di generare un’esperienza positiva, che inneschi l’interesse all’acquisto anche successivamente sulle piattaforme e-commerce.
Da qui la necessità per i retailer di mettere a punto una strategia omnichannel e omniexperience capace di integrare tutti i touch point del processo di vendita per garantire all’utente la migliore esperienza di acquisto: dalla visita in store al processo di acquisto online, dalla spedizione al ricevimento dell’ordine. Ecco che il potere dell'olfatto entra nuovamente in gioco come tramite per suscitare emozioni creando continuità e azzerare le distanze: il marketing olfattivo arriva direttamente a casa dei clienti all’interno di packaging personalizzati anche del profumo firma del marchio!
 
L’emergenza da pandemia ha innescato dunque un’accelerazione nell’affrontare una condizione di assoluta novità su abitudini e necessità delle persone, portando anche dei benefici soprattutto all’ambiente: la riduzione delle emissioni di gas serra e inquinanti atmosferici e la maggiore attenzione all’utilizzo di materie prime sono alcuni esempi.
E ancora il Covid ha generato anche una nuova spinta allo studio dell’olfatto e alla percezione degli odori: oggi sappiamo che l’olfatto può essere educato per affinare le capacità sensoriali e cognitive, il limite rimane però la difficoltà di esprimere a parole le percezioni olfattive. Essere in grado di descrivere gli odori è importante come esercizio di riabilitazione da coronavirus e permette di sviluppare una modalità di pensiero più emozionale amplificando l’intuito.
Chiedetelo a chi ci è passato!

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