Se parlasse di mare, bellezza e passione profumerebbe di mirto





Nessuna pianta più del mirto condivide il vissuto della dea Afrodite che, nata dalla spuma del mare (dal greco afros), è la dea greca della Bellezza e dell'Amore che i romani identificano con Venere.

Si racconta che quando nacque, appena emersa dalle onde su una conchiglia di madreperla e sospinta sulle rive dell'isola di Cipro, provando pudore per la sua nudità, si nascose dietro un cespuglio di questo arbusto, dando così inizio ad una associazione con questa pianta che si ritrova in numerose vicende mitologiche della dea.
Afrodite era la bellezza in persona, la grazia e la leggiadria. Nessuno riusciva a resistere al suo fascino e poiché il suo essere provocava l'innamoramento, nella mitologia greca, era una presenza che incuteva reverenza. Rappresentava la passione irresistibile, l'attrazione erotica, il forte istinto sessuale che lei per prima viveva con estrema naturalezza avendo numerose storie che riusciva abilmente a gestire con distacco mantenendosi indipendente dagli uomini.

Nata dal mare, Afrodite era venerata dai naviganti, come "colei che rende il mare bello e tranquillo": episodi mitologici narrano come la dea abbia aiutato l'equipaggio della nave di Erostrato a superare una tempesta, infondendo coraggio e alleviando i sintomi del mal di mare attraverso gli effluvi del profumo inebriante e delizioso di mirto.

Ed i marinai che cara hanno la dea Venere-Afrodite ed ogni forma di bellezza del creato sono da sempre grati al mirto che è sinonimo di salvezza, amore e vitalità.

Ancora Afrodite, dea del profumo, è legata alle vicende di Faone che, omaggiato dalla dea di un profumatissimo olio aromatico, divenne irresistibile per le donne. Inoltre grazie alla complicità del suo irresistibile profumo si narra di come la dea riuscì a sedurre il re di Troia Priamo.

La pianta è stata da sempre associata all'universo femminile e alla femminilità. Per simbologia il mirto rappresenta l'interpretazione dell'amore profano: cresce spontaneo e libero, indomabile come l'eros ma possiede rami fragili, soggetti a spezzarsi come gli incostanti desideri degli amanti.

Tutta la tradizione mediterranea è intessuta di leggende e di credenze sul mirto sempre associate a figure femminili. Nell'antica Grecia simboleggiava la vittoria tanto che i nomi di molte eroine e amazzoni avevano tutte la stessa radice: Myrtò, Myrsine, Myrtila.

Dall’aroma inconfondibile, quasi eucaliptato e resinoso, l’elegante arbusto ama essere baciato dal sole prediligendo il clima mite, propagandosi dal livello del mare sin quasi i 500 metri di altitudine tra rocce, terreni permeabili e dal substrato sabbioso con esposizioni ariose.
Dai rami alle foglie e dai fiori alle bacche, il mirto contiene un olio essenziale, il mirtolo, contenente una poliedrica ricchezza di principi attivi quali mirtenolo,  geraniolo, canfene, tannini e resine, assieme a sostanze come l’acido citrico, malico e la vitamina C, che lo rendono una pianta dalle molteplici proprietà officinali; gli si attribuiscono dunque proprietà antiinfiammatorie, diuretiche, balsamiche, astringenti ed antisettiche, giustificando il largo impiego in campo erboristico e farmaceutico per la cura e la tonificazione degli arti inferiori a prevenzione della dilatazione venosa, per guarire le affezioni a carico dell’apparato digerente, delle mucose orali e del sistema respiratorio;  infine, l’essenza di mirto diffusa attraverso un apposito bruciatore purifica l’aria negli ambienti donando tranquillità interiore.

Le sue foglie, coriacee e aggraziate allo stesso tempo, pestate fresche o frantumate, una volta essiccate rilasciano una complessa e gradevole fragranza che rievoca l’odore dell’albero di arancio e dalla buccia delle arance amare, proprio grazie alle proprietà balsamiche del mirtenolo.

I fiori, dalla corolla bianco crema a cinque petali e dagli stami dorati, sbocciano da giugno a settembre, emanando un delizioso profumo. Si raccolgono nei mesi mediani a questo periodo e la loro essenza è impiegata in profumeria e cosmetica: è la base della nota Acqua degli Angeli, lozione aromatica medioevale dalle indiscusse proprietà tonificanti, decongestionanti e astringenti ottime per la salute dell’epidermide.

E per finire, a chi non è mai capitato di dover fare una scelta importante e non sapere proprio che fare? Che siano volute o dettate, a volte le decisioni da prendere ci fanno desiderare di avere una bussola che indichi esattamente in che direzione andare o, meglio ancora, un Elisir in grado di darci una bella spinta, un aroma  deciso capace di schiarire la mente e di farci diventare molto più risoluti. Che ne dite di una nota di mirto?



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