IL PUNTO DI PARTENZA E’ MUSK

Pitti Fragranze è da sempre l’osservatorio d’eccezione sulle proposte esclusive della profumeria artistica. Ogni edizione è il palcoscenico di debutto della qualità artigianale dove vanno in scena le essenze più preziose miscelate in composizioni destinate a segnare la storia del lifestyle contemporaneo.


Tra gli oltre 230 espositori del panorama mondiale della 13ma edizione vorrei raccontarvi di 5 gioielli olfattivi di cui mi sono innamorata, piccole boccette di estratti dal grande contenuto artistico: Jeroboam.

Mollare tutto, lasciare casa, città, amici e trasferirsi altrove. Non importa dove, un luogo vale l’altro, in questo mondo iperconnesso, globalizzato. Questo è il mondo dei New Nomads, i nuovi nomadi urbani, giovani, tecnologici, nativi digitali, per i quali il mondo non è altro che un’enorme, comodissima casa    
Sì, perché i grandi profumi non hanno bisogno di grandi flaconi!
Così una boccetta da 30 ml ruba il nome ad una bottiglia da tre litri di champagne e dà origine a un nuovo capitolo olfattivo.
Come il vino ha un inebriante rapporto col cibo anche il profumo può diventare elemento d’assaggio e generare in coloro che sanno farne un sapiente uso la consapevolezza di disporre di una potentissima arma di seduzione.

Tutto questo è Jeroboam.

Una collezione di cinque fragranze che ruota attorno l’accordo muschiato e sembra essere la risposta a tutti coloro che cercano qualcosa di davvero elegante e travolgente: un cocktail di muschi concentrati in "extraits de parfums".
Maliziosi e provocanti, io mi sono completamente lasciata travolgere dall’ebrezza olfattiva abbandonandomi in un inconfessabile sconvolgimento dei sensi.

La collezione Jeroboam esprime un concetto universale legato all’amore e alla pace ed i nomi delle fragranze, non a caso, portano nomi in Esperanto ("colui che spera"), idioma inventato alla fine del XIX° secolo con l’intento di creare una lingua universale che fosse in grado di far dialogare i diversi popoli cercando di creare tra di essi comprensione.


ORIGINO (“origine”) è il primo jus della collezione, una ventata di muschi enigmatici da indossare sulla pelle nuda. Origino parla da sé accompagnandosi a spezie e all’afrodisiaca nota di sandalo. Anche il pepe rosa, delicato e dolce, rientra tra le spezie afrodisiache, e pare che assunto in grandi quantità… maneggiare con cura!

Insulo (isola, omaggio al Madagascar patria della vaniglia) è incantevole, un’irresistibile tentazione dalla quale venir divorati, come il misterioso canto delle Sirene che attrae irresistibilmente l’uomo e lo induce all’abbandono.
<<Cantavano modulando la voce bellissima, e allora il mio cuore voleva sentire, …>> così come Ulisse è bizzarramente rapito dal dolce canto delle sirene, Insulo ne è la scia di profumi caldi e avvolgenti, un mix di cremosa vaniglia, gelsomino e muschi enigmatici, da sempre effluvi di seduzione, che proviene dalla terraferma e che incanta senza possibilità di scampo.

Haŭto è un invito al contatto pelle a pelle vivendone il profumo. Pura essenza della passione.
<<Ciò che devo trovare non è il profumo adatto a una donna che conosco! E’ la donna quella che cerco: una donna di cui non conosco che il profumo!>> Così Italo Calvino raccontava di un uomo che si era innamorato di una sconosciuta solo a sentirne la fragranza.
Un muschio floreale per profumare ogni parte del proprio corpo dove si desidera essere baciati, collo, spalle, ...spudorata richiesta di attenzione.
Haŭto utilizza un altro elemento del gioco della seduzione, quello della tuberosa, fiore del peccato dalla scia conturbante, che in questa fragranza è regina incontrastata.
In apertura un’esplosione di bergamotto e delizioso ananas annunciano un cuore sexy, dalle note carnali di tuberosa e petali di rosa, rese ancora più stuzzicanti da spezie per regalare alla fragranza un pizzico di contrasto prima dell’incontro con gli enigmatici muschi.

Per un rituale profumato segreto che è la traccia di una mappa esplorativa da percorrere a piene narici.

ORIENTO è il grande classico orientale della linea: rosa e oud.
In apertura limone e zafferano fanno da ponte al cuore ricco e succoso di rosa, ylang-ylang e mela per poi scivolare su un fondo avvolgente che è il mix di muschi enigmatici che si accompagnano a note di sandalo e patchouli e che sono artefici nel realizzare un indimenticabile bouquet dalla grazia rassicurante.
Come la rosa dei venti, riferimento indispensabile per chi naviga e per capire la direzione degli 8 venti, Oriento è la “rosa dei sentimenti”, è l’amore che trionfa con il soffio del maestrale.
Vorrei a questo punto citare il creatore di questa “Odissea”, Panéo, un vecchio pescatore che dispensò i suoi preziosi consigli di vita ad Ulisse partendo da questa bussola delle emozioni, strumento indispensabile ad orientarsi nella vita. Come i venti, che arrivano da direzioni diverse, la gelosia arriva con lo scirocco, il grecale simboleggia l’entusiasmo, e ancora, la passione è il respiro del libeccio mentre l’indifferenza è rappresentata dal levante.
Alcuni venti portano gelo, altri ci accarezzano scaldando il cuore (rosa e oud) risvegliando i sentimenti dal torpore…


MIKSADO è infine pura dipendenza del sentire: legnoso, fruttato, speziato, unico, è il compendio di tutti i jus della linea.
Bergamotto, ladbano e zafferano per un’apertura ricca e fresca; legno di cedro e di gaiac supportano la nota verde di geranio che, fondendosi con patchouli e vaniglia sviluppano il racconto di una fragranza orientale ma, questa volta, dai toni ambrati. Gli immancabili muschi enigmatici danno il tocco finale per una sorprendente combinazione di creatività contemporanea.
Miksado è la sintassi del sentire: 
<<le virgole sono importanti, tutta la punteggiatura lo è. Come il destino, quando capiti nel posto sbagliato, nel momento meno opportuno e tutto cambia.
Poi c’è il verbo “sentire”, dai mille significati.
Mi piace il verbo sentire, sentire il rumore del mare, sentirne l’odore, sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra, sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente.>> 
(Alda Merini)

Jeroboam è un progetto nato dalla collaborazione creativa tra François Hénin, fondatore della maison di profumi artistici e della boutique Jovoy, mecca parigina dei “parfums rares”, e dal naso Vanina Muracciole, già creatrice per la linea Jovoy Paris de “L’Art de la Guerre”.



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