E’
“attraverso il fumo” che ci si lascia guidare nella conoscenza.
A
partire dal 2013 c’è un nuovo tesoro tutto da scoprire nel percorso museale di
Palazzo Mocenigo di Venezia, già Museo della storia del Tessuto e del Costume:
un Museo del Profumo quale testimonianza di un interessantissimo e florido
periodo storico di questa città e che ripercorre la storia dell’arte
profumatoria, dalle sue origini sino alla sua espansione nei Paesi Occidentali.
Proprio
a Venezia, patria del lusso e dell’elegante bellezza, mentre nel resto d’Europa
si continuava a ritenere malsana e peccaminosa la pratica di lavarsi e
profumarsi, nacque l’ossessione per i profumi, le essenze ed i saponi che, a
partire dal ‘400, rappresentò per la Serenissima un fiorente mercato di scambio
con l’Oriente.
Fin
dalle origini, gli scambi commerciali riguardavano la cosmesi orientale
bizantina e avvenivano per mezzo di carovane navali, le mude, che
periodicamente solcavano le rotte tra Oriente ed Occidente. Fra i più famosi
condottieri Marco Polo fu il primo ad importare dall’Oriente il prezioso
Muschio Siberiano, che tanto fece impazzire dame, nobili e cortigiani
dell’epoca.
Venezia
divenne presto la capitale dei profumi dove si sperimentarono nuove tecniche di
produzione (ad esempio quella di diluire le essenze oleose in acquavite per
renderle vaporizzabili). I profumi veneziani conquistarono tutte le corti
europee dell’epoca e permisero a Venezia lo sviluppo di questo proficuo mercato.
Nel
1555 venne pubblicato un prezioso ricettario, “Secreti nobilissimi de l’Arte Profumatoria” di Giovanventura
Rosetti, contenente oltre 300 formule per prodotti di bellezza, tra cui saponi
profumati, acque odorifere per la casa e ciprie.
Questo
testo è sempre appartenuto, generazione dopo generazione, alla famiglia Vidal a
cui fa capo la società Mavive, storica azienda di profumi veneziana, la quale, a
seguito di un accordo con la Fondazione Musei Civici di Venezia, è stata
promotrice della realizzazione di un percorso espositivo dedicato alla storia
del profumo all’interno di Palazzo Mocenigo.
La
sezione si sviluppa attraverso un percorso di sei sale, perfettamente integrate
nelle suggestioni espositive di tutto il museo, strumenti multimediali ed
esperienze sensoriali si alternano in un inedito percorso di informazione,
emozione, approfondimento. Un video illustra il ruolo di Venezia nella storia
del profumo, una sala evoca il laboratorio di un profumiere
cinquecentesco (muschiere). Sono esposti e si illustrano materie prime e
procedimenti, mentre una mappa olfattiva descrive le “Vie delle Spezie”
percorse dagli antichi veneziani. Viene presentata poi una straordinaria
collezione di flaconi e boccette porta-profumo della ditta tedesca Drom, comprendente
diversi materiali databili dal medioevo ai giorni nostri, concessa per
l’occasione in deposito a lungo termine al museo. Infine, la visita si
conclude con la possibilità di sperimentare, attraverso alcune stazioni
olfattive, le grandi “famiglie olfattive” dalle quali nascono tutti i profumi.
Il
percorso espositivo è completato da un’area “vetrina” che ospita tutte le
novità della casa ed in particolare la linea The Merchant of Venice, strettamente
legata a Venezia e alla sua storia.
The
Merchant of Venice è l’espressione massima di bellezza estetica e raffinatezza
olfattiva che rimarca il ruolo di capostipite che la città ebbe nella
tradizione profumiera mondiale e nell’artigianato.
La
Murano Collection si compone di 6 profumazioni racchiuse in flaconi
ispirati alle antiche creazioni dei Maestri Vetrai di Murano (Flower Fusion,
Byzantium Saffron, Noble Potion, Mandarin Carnival, Suave Petals, Asian Inspiration)
che narrano, attraverso spezie pregiate e profumi rari, i viaggi delle antiche
mude, convogli mercantili utilizzate dai veneziani per trasportare le loro
mercanzie.
Dal
passato che si respira nelle sale del Museo ci si tuffa nel presente: l’amore
di antica data per il bello (ed il buono) si rinnova ancora oggi in questa
preziosissima vetrina del Museum Shop.
Byzantium
Saffron è un viaggio nel tempo evocato dalle più preziose ed esotiche materie
prime: zafferano Greco, note ambrate e patchouli Indonesiano si fondono e raccontano
di terre lontane (l’Asia dal quale ha origine lo zafferano) e di passioni
mitologiche quale leggendario racconto d’amore tra la ninfa Smilace e il
giovane Crocus (da cui deriva il nome botanico dello zafferano, Crocus Sativus
Linnaeus). I giovani si amavano ma il dio greco Ermes, geloso di Smilace,
trasformò Crocus in un bulbo e la ninfa in una pianta, la smilax aspera (la
salsapariglia), dalle foglie a forma di cuore e ricca di spine ma dalle bacche
di colore rosso intenso.
Mandarin Carnival rappresenta la tappa nel Regno di Sicilia, un’isola
dai colori incantevoli e dai ricchi frutti. Accolti dal profumo dei mandarini
autoctoni, da sentori fruttati di pesca e dall’effluvio di misteriosi fiori di
rosa acquatica è come ritrovarsi immersi in una festa. Note di tamarindo della
Malesia si sposano al muschio e ci ricordano che è tempo di proseguire aprendo
le porte a luoghi esotici inesplorati.
Noble
Potion descrive l’essenza della bellezza mediterranea attraverso note olfattive
calde e sensuali: legni pregiati di sandalo e cedro rassicurano e sono rese
frizzanti dal bergamotto, mentre note vellutate di fiori d’arancio e viola si
fondono a sentori di muschio e sono un richiamo, come un canto di sirene.
Floral
Fusion è un invito a spingersi oltre, verso l’ignoto. Una sirena incantatrice
della quale è impossibile non innamorarsi: il viso è incorniciato da lunghi
capelli mossi come onde del mare, e non solo il suo canto attrae ma anche gli
effluvi floreali che emana e che attirano verso l’ignoto. Il suo profumo ha un
potere quasi ipnotico, un’esplosione di fiori tra cui rosa di Damasco e viole
di Provenza che celano ricchi sentori di gelsomino e di fresia, è quasi un invito
ad arrestare la navigazione per non fare mai più ritorno in patria. Ma un vento
propizio carico di carezzevoli effluvi di vaniglia disincanta, come un
antidoto, da un inevitabile naufragio.
Il
sole è come un bacio sulla pelle che profuma di fiore di pesco, di rosa bianca
e di giglio fiorentino: note calde che sono la promessa di ricchezza.
Rassicuranti sentori di patchouli indonesiano dipingono orizzonti d’Oriente
(Suave Petals).
Accenti
agrumati di arancio amaro e note aromatiche di salvia raccontano di un
continente dai confini incerti (Asian Inspirations): ci sono terre che odorano
del più prezioso vetyver (Giava) e terre dalle quali giunge una dolce scia di
benzoino (Siam) e che, assieme al legno di cedro, rappresentano la firma olfattiva
di questa affascinante parte del mondo.
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