Il profumo di Settembre


E’ il profumo di settembre e che anticipa l’autunno, che rende un po’ più dolce il rientro dalle vacanze e la ripresa delle attività quotidiane. La stagione tiepida, dopo tutti questi caldi e afosi giorni d'estate, iniziava a mancarmi!

L’autunno è la stagione dei cambiamenti, un momento di respiro, quando l’aria si fa tersa e frizzante e concede ai nostri sensi di giocare con i colori che sfumano nei gialli ocra, nei rossi e marroni e con gli inconfondibili profumi della terra, intensi e rassicuranti. Legni, muschi, odore di funghi e poi il profumo dei suoi frutti come more, fichi, melograni e tanti altri ancora…
E poi c’è un arbusto sempreverde che proprio in autunno da il meglio di sé, l’Osmanthus Fragrans (o Olea Fragrans) che con la sua fioritura settembrina rappresenta la fragranza simbolo della fine dell’estate. Dell’intenso profumo che emanano i suoi piccolissimi fiori ci si può quasi ubriacare. Molti esemplari sono di dimensioni notevoli e, proprio per il grande impatto sui sensi, era d’uso piantare l’Olea Fragrans nei punti di accesso delle ville, proprio per stupire e dare il benvenuto agli ospiti. Il profumo ovviamente non resta confinato tra i cancelli ma si diffonde ovunque e per me rappresenta il mese di settembre.

Il suo nome anticipa il suo carattere: Osmanthus ha origini greche dove Osmé significa profumo (vi ricorda qualcosa?) e anthos, invece, fiore. Fragrans sottolinea la particolare intensità del profumo.
Pianta dai fiori piccoli dal tipico colore tipico bianco-crema con variazioni dall’arancio fino a gradazioni di rosso, poco appariscenti ma profumatissimi è una delle essenze molto usate in profumeria oltre ad essere impiegata in cucina per aromatizzare cibi e bevande.

La sua terra d’origine è la Cina dove è chiamato gui hua (桂花). Qui ha una lunga storia e, oltre ad essere considerato un simbolo di purezza, amore e fertilità, ed il suo fiore utilizzato nelle cerimonie nuziali, è inoltre impiegata come pianta tradizionale della medicina cinese. Proprio per le sue proprietà terapeutiche e curative l’osmanto, secondo la mitologia cinese, è considerata una pianta lunare inviata sulla terra dagli dei al fine di alleviare e lenire le sofferenze dell’umanità.
Con la sua essenza si profuma il tè ed in particolare il vino, una sorta di grappa aromatizzata, prodotto nella zona di Gulin (il cui nome significa proprio la "foresta di osmanto"), tradizionalmente accompagnato con “i dolcetti della luna” durante la Festa di Metà Autunno che si celebra ad inizio Settembre (anche chiamato il mese dell’osmanto in onore alla fioritura di questa meraviglia della natura).


Sotto il profilo olfattivo, presenta una notevole complessità aromatica: incredibilmente ricca, dolce, mielata, floreale e fruttata, con sentori di albicocca e un sottofondo prezioso di legni, spezie, lievemente “animalico”. È generalmente prodotta dalla varietà thunbergii e rappresenta uno dei componenti di profumeria tra i più costosi – la sua quotazione, secondo la Borsa valori delle materie prime, si aggira attorno ai 4.000 euro per chilogrammo – che si trova “racchiuso” nelle preziose composizioni orientali, come base floreale e muschiata, oppure insieme a note fruttate e negli accordi ambrati (fonte extrait).


Poeti e artisti di ogni genere hanno evocato, ritratto e interpretato questo fiore leggendario, e anche in profumeria è divenuta la firma olfattiva di talentuosi nasi compositori.

Il fascino misterioso della luna di settembre è propizio, secondo la tradizione celtica, per esprimere la propria unicità rimanendo saldi sui propri piedi, è un mese di passaggio e di grandi cambiamenti, la natura si rinnova in tutto il suo splendore regalando magia. Già madrina di debutto (Hommage à la Lune) è ancora lei che lo (am)malìa e lo ispira per un inedito racconto profumato da svelare nel giorno dell’11 Settembre (Pitti Fragranze 13): Malìa by Antonio Alessandria.


Una storia di streghe incantatrici e di alchimia, di pozioni segrete e rituali magici, di elementi al confine tra fisico e spirituale.
Acqua (fluido), Aria (gassoso), Terra (solido), Fuoco (l’imponderabile) sono i quattro elementi attraverso i quali la natura manifesta la propria energia e, dalla loro interazione hanno origine tutti i fenomeni del cosmo: nascita, morte, trasformazione. Ma ai quattro elementi se ne aggiunge un quinto, la quintessenza chiamata etere, la parte più alta, pura e luminosa, l’essenza del mondo.

Che sia profumo?
La storia ha spesso affidato al profumo il compito di manifestare la relazione con il divino, condensando le affinità e conciliando i contrasti tra i quattro elementi ed i cinque sensi attraverso l’essenza…. E con Malìa Alessandria lo fa attraverso lo sviluppo odoroso dell’intima sostanza femminile, quasi bramando per ogni donna la libertà di fiorire nel proprio potenziale.

Un filtro magico custodito in una preziosa boccetta bianca come alabastro, colore simbolo di purezza associato alla luna, un guscio di velluto, viola per favorire l’elevazione spirituale ed il sapere: anche i colori giocano un ruolo importante nella magia, sono infatti in grado di sviluppare, stimolare, aumentare le energie interiori, vibrando. E poi il jus dall’immancabile nota celestiale: mandarino, osmanto, pepe rosa, maggiorana, vetiver, patchouli, benzoino, muschio di quercia.

Sono curiosa di inspirare ed aspirare ad un benevolo incantesimo!

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