NON SOLO BELLE ARTI 1/3

Sarebbe insolito raccontare l’arte ed un periodo storico anche olfattivamente?

Trovare un punto di contatto tra vedere e sentire è un mezzo potentissimo in grado di far vivere attraverso una contaminazione di sensi l’emozione di sogni o di ossessioni, di raccontare di epoche e di movimenti culturali.

Vorrei spiegarlo così, con una mia personale associazione di due autori che esprimono questo concetto con il proprio linguaggio artistico raccontato in tinte forti.

Sì, perché in fondo l’arte non è solo armonia e perfezione ma anche contrasto e contraddizione: un’immagine ripetuta all’infinito esprime un concetto, ed è lui il protagonista a dispetto del risultato estetico dell’opera stessa, così come un profumo, rompendo gli schemi legati alla piacevolezza, è in grado di sconvolgere creando uno choc.

Non solo la necessità di riprodurre il bello quindi ma l’esigenza di riavvicinare l’arte alla vita, al quotidiano.

Andy Warhol e l’arte popolare, Pop Art, che ha fatto della pubblicità dei beni di consumo la cifra del suo successo: attraverso la rappresentazione di icone ripetute all’infinito racconta la cultura di massa, dimostrando come gli oggetti possano diventare culto grazie alla pubblicità. La serialità che prende il sopravvento sull’unicità grazie alla produzione di massa orientate alla sola vendita di prodotti standardizzati e omologati.

Alessandro Gualtieri, naso indipendente dall’industria dei profumi (alias The Nose), che andando a naso, cioè fuori dagli schemi, ambisce di realizzare “qualcosa di vivo che sia in grado di creare nuove idee” ispirandosi alla memoria olfattiva dei suoi viaggi: materie prime, cibi, droghe…

L’uomo esplora e procedendo a tentoni nella vita, inciampa, cade e si rialza…

Entrambi liberi nell’esprimere la propria creatività senza freni inibitori, liberi dal razionalismo, raccontano con strumenti diversi l’universalità e la potenza espressiva dell’arte, banalizzata in oggetti d’uso quotidiano riprodotti all’infinito come attacco al ruolo dei mass media oppure attraverso la ricerca come negazione alle logiche commerciali e di mercato: vedere contro sentire, produzione di massa contro unicità, bene di consumo contro forma creativa, icone contro emozioni, manifesto pubblicitario contro manifesto estetico, …

I pittori dipingono ciò che vedono. Andy Warhol affermava: «I pittori quando vedono un albero lo dipingono. Io ci vedo altro». Esprime così il processo della società consumistica: un prodotto di consumo assume altra connotazione che mera merce usufruibile.

Tutto può diventare arte, anche un naso o un odore:

“Quella notte Andy era impegnato a disegnare nasi, prima e dopo la chirurgia plastica. Quando mi chiese se mi piacevano, non risposi.” (dal libro Swimming Underground (My years in the Warhol Factory), tradotto Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Factory di Andy Warhol e non avreste mai osato chiedere, di Mary Woronov, attrice, scrittrice e giornalista, nonché musa di Warhol).

"Before and after" by A. Warhol, 1962 

L’universo olfattivo non è fatto solo di profumi, in ogni cosa c’è un odore, persino nelle ossessioni che Alessandro Gualtieri racconta con la sua linea di fragranze Nasomatto: odore d’isteria (Absinth), dell’oblio dei sensi (Black Afgano),  l’odore della notte (Nebbiosa), l’odore di un giudizio errato (Blamage) e quello della pace universale (Hindu Grass).

E la fantasia che odore ha? Con Silver Musk Gualtieri prova a rappresentarla.
Un uomo in abiti eleganti (Pardon) incappa in una donna dall’anima spoglia di ogni pregiudizio (Nuda), che lo scuote, al punto di scombinare l’ordine prestabilito delle cose: turbamento e attrazione.

La travolgente forza della seduzione femminile (Narcotic Venus) che si incontra con la virilità maschile (Duro)… e nasce l’amore (China White), che è assieme passione e fragilità.


Continua... 1/3

NOT JUST FINE ARTS

It would be unusual to tell art and a historical period also olfactory?

Find a point of contact between seeing and feeling is a powerful means able to live through a contamination of the senses the emotion of dreams or obsessions, to tell of historical periods and cultural movements.

I would explain it like this, with my personal association of two authors that express this concept with their own artistic language.

Yes, because the art is not only harmony and perfection but also conflict and contradiction: an image repeated endlessly expresses an idea, and he is the protagonist instead of the artwork, as well as a perfume, breaking the patterns related to the pleasure, it is capable of creating a shock.

It is not just the need to represent the beautiful, but the need of bringing the art to life the everyday.

Andy Warhol and the folk art or Pop Art, which made the advertising of consumer goods the key of his success; through the representation of icons repeated endlessly he paints the mass culture, showing how objects can become worship through advertising. The series, which is more appreciated on the piece of craft thanks to mass production, oriented for only sale of standardized products.

Alessandro Gualtieri is an independently nose by the perfume industry (aka The Nose), that aspires to achieve “something alive that is able to create a new ideas”. He is inspired by his olfactory memory that is remembered of his travels: raw materials, foods, drugs, …

People explore and groping in their lives, stumbling, falling and then getting up…

Both are free to express their creativity without inhibitions, without rationalism. They are using the different tools the expressive power of art, trivialized in everyday objects reproduced endlessly are the attack as the role of mass media, or through research such as denial than the commercial logic of market: see against feeling, mass production against uniqueness, consumer good against manufacture, icons against emotions, ….

The artists paint what they see. Andy Warhol said: “the painters when they see a tree, paint it. I see something else.” He expresses the process of the consumer society: a consumer product takes on other connotations that commodity.

All can become art, also a nose or a smell:

“That night Andy was a busy noses draw, before and after plastic surgery. When you asked me if I liked the noses, I did not answer.” From the book Swimming Underground (My years in Warhol’s Factory) by Mary Woronov.

"Before and after" by A. Warhol, 1962

The olfactory world is not only made of perfumes, in everything there is a smell, even obsessions, that Alessandro Gualtieri represent with the Nasomatto fragrances: smell of hysteria (Absinth), Oblivion of the sense (Black Afgano), the smell of the night (Nebbiosa), the smell of a misjudgment (Blamage) and that of universal peace (Hindu Grass).

And what is the smell of the imagination?

The Gualtieri’s Silver Musk tries to represent it.

A man in elegant clothes (Pardon) meet a woman from the soul stripped of any bias (Nuda), that shakes him, messing up the established order of things:

The overwhelming power of feminine seduction (Narcotic Venus) that meets with male virility (Duro)… and love is born (China White), That is with passion and fragility.

To be Continued… 1/3